Barilla, ‘pesto alla genovese’ con pubblicità ingannevole

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Barilla pesto alla genovese

Una lettrice da Genova ci segnala il sito web ove Barilla promuove il proprio ‘pesto alla genovese’ con alcune indicazioni che possono venire qualificate come pubblicità ingannevole.

Il marketing del colosso industriale di Parma si è già distinto per un’audacia ‘sopra le righe’, con una quarantina di claim comparativi fuorilegge. (1) La breve analisi a seguire rivela la maggiore complessità della vicenda in esame.

1) Barilla, ‘pesto alla genovese’?

L’indagine di mercato a suo tempo eseguita da Great Italian Food Trade sul pesto alla genovese si limitò a considerare i prodotti con una ricetta consona all’originale. (2) Con nota di merito al prodotto a marchio ‘Sapori e Dintorni’ di Conad, tra i più diffusi, a cui ora si aggiunge anche quello di Eurospin.

pesto barilla

Il c.d. ‘pesto alla genovese’ di Barilla venne già escluso dal campione poiché esso contiene una serie di ingredienti del tutto estranei alla ricetta originale. Non si può quindi classificare come ‘pesto alla genovese’ ma piuttosto come una ‘salsa al basilico ispirata a… ’. Un ‘simil-pesto’, un prodotto di imitazione. Ecco perché.

2) Lista ingredienti con inganno

Il sito web di Barilla presenta il suo simil ‘pesto alla genovese’ con cinque ingredienti. ‘Basilico, olio, anacardi, Parmigiano Reggiano DOP, aglio.’ Il consumatore viene così indotto a credere che si tratti di un vero pesto alla genovese e invitato all’acquisto, con una ‘call to action’ (‘Acquista qui’) che collega all’offerta di quel prodotto sui vari marketplace (Amazon, Amazon Fresh, Bennet, Carrefour, Cicalia).

Immagine ingredienti

I 15 ingredienti del ‘pesto’ più venduto in Italia sul primo sito globale di ecommerce (Amazon) sono invece nascosti in fondo a una sequenza di 10 schermate di suggestive pubblicità. In evidenza le principali anomalie:

  • olio di girasole (3)
  • basilico fresco 30%
  • anacardi
  • parmigiano Reggiano DOP 5% (latte)
  • fibra di mais
  • siero di latte in polvere
  • sale
  • proteine del latte
  • olio extra vergine di oliva
  • zucchero
  • estratto di basilico
  • aromi naturali (latte)
  • correttore di acidità acido lattico
  • aglio

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3) Allergeni e sicurezza alimentare

Gli allergeni indicati a margine della lista ingredienti a titolo di PAL (Precautionary Allergen Labelling) sono fuorilegge e qualificano l’alimento come a rischio di sicurezza alimentare.

La ‘altra frutta con guscio che il ‘pesto alla genovese’ di Barilla ‘può contenere… in tracce’ rappresenta infatti una categoria di ingredienti allergenici la cui identità deve sempre venire specificata, come ribadito anche dalla Commissione europea. (4)

Quale ‘altra frutta con guscio tra mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci (Juglans regia), noci di pecan [Carya illinoinensis (Wangenh.) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci macadamia o noci del Queensland (Macadamia ternifolia)? (5)

4) ‘Basilico da agricoltura sostenibile’?

Il ‘basilico da agricoltura sostenibile’ che Barilla vanta in ogni dove come qualità distintiva del suo prodotto è invece una caratteristica comune – per legge, da 10 anni ormai (d.lgs. 150/2012) – a tutte le specie vegetali coltivate in Italia per l’uso alimentare, come pure si è visto. (6)

Il ‘pesto alla genovese’ di Barilla tra l’altro, assieme a quello di De Cecco, si distinse nell’analisi di Ökotest (2020) per la compresenza del maggior numero di residui di agrotossici. Un cocktail di pesticidi, 10 sostanze attive tra cui la deltametrina, letale per le api. (7)

5) Conclusioni provvisorie

Barilla è uno dei grandi protagonisti dell’industria alimentare italiana. Si prodiga in numerose attività ispirate allo ‘sviluppo sostenibile’ e tuttavia rivela alcune criticità nella governance. Laddove, come il caso in esame dimostra, l’alta direzione non è in grado di controllare l’euforia del marketing entro i limiti della legalità.

La trasparenza nell’informazione al consumatore e la tutela dei consumatori con allergie alimentari non possono e non devono venire trascurate, né dai vertici aziendali né tantomeno dalle autorità preposte al controllo ufficiale. In questo caso ICQRF, per violazione del reg. UE 1169/11, (8) sia le ASL per quanto attiene agli allergeni. (9)

Post Scriptum. Pecunia non olet

Si annota con perplessità la recente pubblicazione di un ‘publiredazionale in collaborazione con Barilla’ dedicato proprio al suo (simil-) ‘pesto alla genovese’ su una storica rivista dei consumatori, il Salvagente.

pesto Barilla su Salvagente

Boero denti fissi su Salvagente

Dopo la condanna di Antitrust a una sanzione di € 25 mila per la ‘certificazione’ ‘Zero Truffe’, (10) il Salvagente ora promuove tra le ‘aziende con Prodotti Verificati’ anche ‘Boero, denti fissi in 24 ore in paziente clinicamente idonei’.

Le fake news nel settore alimentare già proliferano in Italia, (11) ma la decenza ha un limite.

Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo. Barilla, pratiche commerciali sleali? GIFT (Great Italian Food Trade). 3.9.17

(2) Dario Dongo. Pesto alla genovese, indagine di mercato. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.11.17

(3) Il sito ecommerce di Bennet riferisce invece a ‘oli vegetali (girasole, oliva)’. Lotti diversi o notizie a caso?

(4) Dario Dongo. Può contenere allergeni, ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.6.18

(5) L’elenco tassativo della ‘frutta a guscio’ la cui presenza deve venire specificamente dichiarata nell’informazione al consumatore relativa ai prodotti alimentari (etichette ovvero registri degli ingredienti e menù, per i cibi venduti sfusi o somministrati dalle collettività) è stabilito dal reg. UE 1169/11, Allegato II, punto 8. All’elenco citato in narrativa si aggiungono gli anacardi o noci di acagiù (Anacardium occidentale)

(6) Dario Dongo, Donato Ferrucci. Agricoltura sostenibile, l’ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.2.19,

(7) Marta Strinati, Dario Dongo. Pesto ‘alla genovese’ con pesticidi e oli minerali, le analisi di Ökotest. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.8.20

(8) Il reg. UE 1169/11 vieta espressamente sia di indurre il consumatore in confusione sulle caratteristiche essenziali e le caratteristiche (es. natura del prodotto, ingredienti) dei prodotti alimentari, sia di attribuire all’alimento caratteristiche invece comuni agli altri alimenti della stessa categoria (es. ‘basilico da agricoltura sostenibile’). Articolo 7, pratiche leali d’informazione, comma 1, lettere ‘a’ e ‘c’

(9) Dario Dongo. Controlli, il ruolo dell’Amministrazione sanitaria. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.10.17

(10) Dario Dongo. Fake news nel settore alimentare, il quibusGIFT (Great Italian Food Trade). 8.10.18

(11) Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM, c.d. Antitrust). Editoriale Novanta, Iniziativa Zero Truffe. Provvedimento 1.2.22 n. 29980.

Dario Dongo
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Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.