Il governo italiano sotto le briglie di Coldiretti disperde risorse pubbliche in quattro decreti sulla etichettatura degli insetti che sono fuorilegge, per incostituzionalità e contrasto con il diritto europeo, oltreché inutili.
1) Italia, decreti insetti, 23 marzo 2023
Quattro decreti a firma dei ministri dell’agricoltura, la sovranità e le On.le Francesco Lollobrigida, delle imprese e del Made in Italy alimentare Adolfo Urso e della salute Prof. Orazio Schillaci. I decreti-fotocopia, datati 23 marzo 2023, si distinguono per la sola variante degli insetti edibili in ciascuno di essi considerati (grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gilla).
1.1) Premesse
Le premesse dei quattro decreti richiamano diverse fonti normative:
- i regolamenti UE che autorizzano l’immissione sul mercato dei vari insetti di cui sopra in diverse forme, condizioni e quantità di utilizzo quali ingredienti di alcune categorie di alimenti (identificate mediante apposito database di EFSA). Ai sensi del Novel Food Regulation (EU) No 2015/2283 e riforma del suo regolamento di esecuzione (reg. EU 2017/2470. V. note 1,2,3),
- la legge 24 dicembre 2012 n. 234, articolo 36, che attribuisce ai ‘ministri competenti’ (così si spera) l’attuazione mediante decreto degli ‘atti di esecuzione non autonomamente applicabili, adottati (…) dalla Commissione europea in esecuzione di atti dell’Unione europea già recepiti o già efficaci nell’ordinamento nazionale’. (4)
1.2) Requisiti di etichettatura e posizionamento a scaffale
L’etichetta dei prodotti alimentari che contengano i vari insetti contenuti nei quattro decreti deve riferire:
- le rispettive denominazioni legali, come stabilite nei regolamenti di autorizzazione come novel food, e
- le possibili reazioni allergiche (nel caso dei grilli, per possibili sensibilità da parte dei soggetti allergici a crostacei, molluschi e acari della polvere). Nessuna novità rispetto ai regolamenti europei,
- ‘nel campo visivo principale, stampate in modo da risultare facilmente visibili e chiaramente leggibili, devono essere riportate le seguenti indicazioni: “Il prodotto alimentare contiene…”.
- i prodotti in questione ‘devono essere posti in vendita in comparti separati, segnalati attraverso apposita cartellonistica’. Come già avviene, nella prassi, per alcune categorie di alimenti innovative (es. prodotti con formule proteiche).
1.3) Provenienza obbligatoria
‘Al fine di assicurare una corretta e completa informazione ai consumatori, rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari e della concorrenza sleale, è obbligatorio riportare’ in etichetta dei prodotti in esame ‘l’indicazione del luogo di provenienza’.
2) Novel food, le regole UE. Il caso dei grilli
I regolamenti UE 2022/188 e 2023/5 autorizzano l’immissione sul mercato, quali novel food, di:
- Acheta domesticus (grillo domestico) congelato, essiccato e in polvere (macinato), come snack e ingrediente alimentare in una serie di prodotti alimentari,
- polvere sgrassata di grilli (Acheta domesticus), con esclusive quinquennali
- a favore, rispettivamente, delle società Fair Insects B.V. (NL) e Cricket One Ltd. (Vietnam. V. note 5,6).
2.1) Requisiti di etichettatura UE
Le etichette degli alimenti che contengano i predetti novel food – in base ai citati regolamenti UE, direttamente applicabili nei 27 Stati membri – devono sempre riportare:
- le denominazioni ‘Acheta domesticus (grillo domestico) congelato’ o ‘Acheta domesticus (grillo domestico) essiccato/in polvere’, a seconda della forma utilizzata. Ovvero ‘polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)’,
- l’indicazione, ‘accanto all’elenco degli ingredienti’, che ‘tale ingrediente può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e ai prodotti a base di molluschi e agli acari della polvere’ (5,6).
3) Vizio di costituzionalità
La legge 234/12 delega i ministri competenti – previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, che sui decreti in esame è stata raggiunta nella seduta 22 marzo 2023 – ai soli ‘adeguamenti tecnici e atti di esecuzione dell’Unione europea’ relativi relativi a misure ‘non automaticamente applicabili’ (articolo 36. V. supra, par. 1.1).
Tutti i regolamenti europei di autorizzazione dei novel food, peraltro, specificano sia le ‘condizioni alle quali il nuovo alimento può essere utilizzato’, sia i ‘requisiti specifici aggiuntivi in materia di etichettatura’ e gli eventuali ‘altri requisiti’. (3) Non sussistono perciò i presupposti per l’esercizio della delega ministeriale.
4) Violazioni del diritto europeo
L’eccesso di delega assorbe ogni ulteriore motivo di illegittimità dei decreti ministeriali in esame, per contrasto con la Costituzione della Repubblica italiana. A ciò si aggiungono le violazioni del diritto europeo, come di seguito espresse:
- reg. UE 1169/11, articolo 38.1 (Disposizioni nazionali). ‘Quanto alle materie espressamente armonizzate dal presente regolamento, gli Stati membri non possono adottare né mantenere disposizioni nazionali salvo se il diritto dell’Unione lo autorizza’. Nel caso di specie, i decreti italici intervengono su materie oggetto di disciplina specifica mediante appositi regolamenti europei. (7)
4.1) Origine e provenienza, oneri probatori
‘Gli Stati membri possono introdurre disposizioni concernenti l’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza degli alimenti solo ove esista un nesso comprovato tra talune qualità dell’alimento e la sua origine o provenienza.
Al momento di notificare tali disposizioni alla Commissione, gli Stati membri forniscono elementi a prova del fatto che la maggior parte dei consumatori attribuisce un valore significativo alla fornitura di tali informazioni’ (reg. UE 1169/11, articolo 39.2).
4.2) Italia e Francia a confronto
I ministri italiani – in barba alle regole UE di cui sopra – hanno provato a giustificare le proprie fantasie sulla provenienza degli insetti adducendo ‘superiori esigenze di più completa informazione consumeristica e di prevenzione delle frodi e della concorrenza sleale, di ulteriormente specificare’.
Il governo francese ha invece già superato l’esame della Corte di Giustizia, nel dimostrare quanto necessario a prescrivere l’etichettatura di origine del latte. (8) E si è concentrato sulle vere priorità, senza grilli per la testa. Avendo prescritto l’indicazione dell’origine delle carni – bovine, suine, ovine e avicole – al ristorante. (9)
5) Gli ordini di Coldiretti
I quattro decreti esprimono miseramente, ancora una volta, gli ordini di Coldiretti. Dalla quale infatti provenivano i seguenti proclami:
- ‘la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina (…) ed è quindi importante che la provenienza sia sempre indicata in etichetta’,
- ‘gli italiani, per la grande maggioranza, non porterebbero mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale:
- il 54% è infatti proprio contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%, favorevole solo il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. (10) Quale indagine, su quale campione? Gli stessi numeri venivano dedotti 6 anni prima, nel 2017. (11)
6) Conclusioni provvisorie
Fratelli d’Italia purtroppo ricade nell’errore di seguire gli ordini di una confederazione agricola che negli ultimi decenni ha avuto i suoi numi tutelari in Matteo Renzi in Italia e Paolo De Castro a Strasburgo. E nel comandare ‘a mosca cieca’ le politiche agroalimentari in Italia ha raccolto, negli ultimi anni, i seguenti risultati:
- circa 400mila aziende agricole estinte tra 2010 e 2020 (-30%) mentre la superficie si è ridotta del 2,5% (fonte Istat),
- bilancia commerciale negativa (29,8 miliardi di euro v. 29,4 al al 30.6.22, fonte Ismea),
- ‘molto vulnerabili’ alla degradazione oltre il 10% dei suoli (fonte Ispra). (12)
#VanghePulite
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Insetti come novel foods, stato dell’arte in Unione Europea e UK. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.8.22
(2) Dario Dongo. Grilli domestici e novel food, un po’ di chiarezza. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.1.23
(3) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi alimenti. Testo aggiornato al 6.2.23 su Eur-Lex https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1679934508136&uri=CELEX%3A32017R2470#d1e110-72-1
(4) Legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2012;234~art43
V. Capo VII (Adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea), articolo 36
(5) Reg. UE 2022/188, che autorizza l’immissione sul mercato di Acheta domesticus congelato, essiccato e in polvere quale nuovo alimento https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32022R0188&qid=1679936635921
(6) Reg. UE 2023/5, che autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32023R0005&qid=1679935610617
(7) Reg. UE 1169/11, articoli 9 e 10. Reg. UE 2015/2283 e successivi regolamenti di attuazione
(8) Dario Dongo. Norme nazionali su etichettatura d’origine, via libera dalla Corte di Giustizia UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.10.20
(9) Dario Dongo. Origine di tutte le carni al ristorante, la lezione francese. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.11.19
(10) Prandini: “Dai vermi al vino, basta con questa Europa ostaggio delle multinazionali”. https://www.ilpuntocoldiretti.it/attualita/economia/prandini-dai-vermi-al-vino-basta-con-questa-europa-ostaggio-delle-multinazionali/ Il Punto Coldiretti. 24.1.23
(11) Nuovo regolamento della UE. Dal 1° gennaio ok agli insetti a tavola. Ma il 54% italiani è contrario. https://www.quotidianosanita.it/m/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=55028 Quotidiano Sanità. 22.10.17
(12) Duccio Facchini. Inchiesta su BF, il vero “sovrano” dell’agricoltura industriale italiana. https://altreconomia.it/inchiesta-su-bf-il-vero-sovrano-dellagricoltura-industriale-italiana/ AltraEconomia. 1.1.22
Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.