Il 17.11.21 la Commissione europea ha presentato la nuova strategia per la protezione del suolo al 2030, in parziale esecuzione dello EU Green Deal e della strategia UE 2030 sulla biodiversità.
Il documento – dal titolo ‘Raccogliere i frutti dei suoli sani per le persone, il cibo, la natura e il clima’ (1) – verrà seguito da una proposta di nuove regole UE, entro il 2023. Ma solo una determinazione politica condivisa verso l’agroecologia potrà avvicinare, anziché allontanare l’Europa rispetto agli obiettivi indicati per il 2030. L’ABC a seguire.
A) SUOLO, UNA RISORSA ECOLOGICA FINITA
L’integrità e la salute dei suoli sono cruciali per la vita sulla Terra, poiché fa essi dipendono:
– il 95% della produzione alimentare e almeno il 25% della biodiversità, a livello planetario,
– i servizi ecosistemici fondamentali tra cui l’assorbimento del carbonio, la purificazione delle acque, il controllo dei parassiti,
– la prevenzione di inondazioni e smottamenti, siccità e desertificazione. (1)
Concrete jungle
L’Europa ospita un’enorme varietà di suoli, 24 dei 32 principali gruppi censiti sulla terra, ciascuno con la propria identità e caratteristiche specifiche. Questa ricchezza è un bene che deve venire protetto e conservato per le generazioni future.
Il 60-70% dei suoli in UE versa però in un cattivo stato di salute, fino al degrado e la desertificazione. E un miliardo di tonnellate di suolo viene perduto, ogni anno, a causa dell’erosione in gran parte dovuta all’abuso di erbicidi, pesticidi e concimi azotati.
La cementificazione – nel divorare, ogni anno, 40.000 ettari (400 km2) di terreni in UE – trascura oltretutto l’esigenza di riutilizzare aree ove il suolo è già stato occluso. Solo il 13,5% degli interventi di sviluppo urbano riguarda infatti la riabilitazione e rigenerazione di aree dismesse.
Fragilità del suolo ed esigenze di tutela
La fragilità del suolo – il cui degrado, nelle varie aree del pianeta, è stimato variare tra il 50 e il 70% – è legata ai tempi biblici per la sua formazione. Sono infatti necessari 1.000 anni per formare un centimetro di suolo superficiale, che si qualifica perciò come una risorsa non rinnovabile e finita.
Le minacce più gravi ai suoli in UE sono state identificate nel cambiamento climatico, l’impermeabilizzazione, l’erosione da compattazione, la perdita di biodiversità e di materia organica, salinizzazione e acidificazione. Il degrado e l’instabilità idrogeologica che ne derivano non sono stati tuttavia affrontati, se non in misura parziale, nella legislazione europea e degli Stati membri.
B) STRATEGIA UE PER LA PROTEZIONE DEI SUOLI
La Commissione europea, nell’ambito del Green Deal, ha adottato nel 2021 due proposte di regolamento e una strategia che rilevano – se pure indirettamente – rispetto alla protezione del suolo:
– proposta 17.11.21 di regolamento relativo alla messa a disposizione sul mercato UE e all’esportazione di talune merci e prodotti connessi alla deforestazione e al degrado forestale. COM (2021) 706 final,
– proposta 14.7.21 di modifica del reg. (UE) 2018/841, c.d. LULUCF (Land use, land-use change, and forestry). Per definire gli obiettivi degli Stati membri, entro il 2030, con l’impegno collettivo a conseguire collettivamente entro il 2035 la neutralità climatica nell’uso del suolo, l’agricoltura e la silvicoltura (cioè la conservazione dei boschi. V. nota 2),
– strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici. Plasmare un’Europa resiliente ai cambiamenti climatici. (3)
EU Soil Strategy for 2030
La EU Soil Strategy for 2030 – in linea con la risoluzione adottata dal Parlamento europeo il 28.4.21, con 605 voti a favore, 55 contrari e 41 astensioni (4,5) – pone finalmente le basi per la protezione, il ripristino e l’uso sostenibile del suolo attraverso apposite misure legislative di livello UE. In analogia con quelle già stabilite per la tutela di acque (potabili e agricole, ancora in attesa di regole sulle microplastiche), ecosistema marino e atmosfera.
I suoli terrestri costituiscono il più grande deposito di carbonio, stimato in circa 2 500 gigatoni, TNT (pari a 2.500 miliardi di tonnellate). A fronte di 800 TNT in atmosfera e 560 TNT della vita animale e vegetale. I suoli sani sono perciò cruciali anche per mitigare l’emergenza climatica, in quanto essi assorbono circa il 25% della CO2 equivalente (carbon footprint) emessa ogni anno mediante impiego di combustibili fossili e altre attività antropiche.
Strategia UE, obiettivi 2030
La strategia UE presentata dalla Commissione europea il 17.11.21 indica gli obiettivi di medio termine da realizzare entro il 2030:
– combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, incluse quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni. Agire per interrompere il degrado di suolo a livello planetario, #SDG15.3,
– ripristinare vaste superfici di ecosistemi degradati e ricchi di carbonio, compresi i suoli,
– raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica nell’uso, il cambiamento d’uso del suolo e la silvicoltura (LULUCF), con assorbimento netto dei gas-serra in UE pari a 310 mln t/anno di CO2 equivalente,
– raggiungere buone condizioni ecologiche e chimiche nelle acque di superficie e buone condizioni chimiche e quantitative nelle acque sotterranee entro il 2027. Una pia illusione, almeno in Italia, avuto riguardo ai rapporti annuali ISPRA,
– ridurre di almeno il 50% la perdita di nutrienti, l’utilizzo e i rischi che derivano da pesticidi ed erbicidi di sintesi (-50%) e l’uso dei pesticidi più pericolosi (-50%) entro il 2030. Un altro obiettivo irrealizzabile senza una transizione ecologica in agricoltura che è fallita nella (non-)riforma della PAC 2022-2027, come si è visto,
– realizzare progressi significativi nella bonifica dei suoli contaminati.
Strategia UE, obiettivi di lungo periodo
Gli obiettivi di lungo periodo, il cui traguardo è fissato a Bruxelles entro il 2050, a loro volta prevedono di:
– raggiungere un consumo netto di suolo pari a zero, (6)
– ridurre l’inquinamento del suolo ‘a livelli non più considerati nocivi per la salute umana e per gli ecosistemi naturali e rimanere entro limiti che il nostro pianeta può sostenere, così da creare un ambiente privo di sostanze tossiche’, (7)
– ottenere la neutralità climatica in Europa,
– ‘conseguire entro il 2050 una società resiliente ai cambiamenti climatici nell’UE, pienamente adattata ai loro inevitabili effetti’.
Economia e resilienza dei sistemi alimentari
L’economia e la resilienza dei sistemi alimentari sono strettamente legate alla salute dei suoli che si realizza quando essi presentano buone condizioni chimiche, biologiche e fisiche, in modo da ‘fornire in modo continuativo il maggior numero possibile dei seguenti servizi ecosistemici:
– produrre alimenti e biomassa, anche in agricoltura e silvicoltura,
– assorbire, conservare e filtrare l’acqua e trasformare i nutrienti e le sostanze, in modo da proteggere i corpi idrici sotterranei,
– porre le basi per la vita e la biodiversità, compresi gli habitat, le specie e i geni,
– fungere da serbatoio di carbonio,
– fornire una piattaforma fisica e servizi culturali per le persone e le loro attività,
– fungere da fonte di materie prime,
– costituire un archivio del patrimonio geologico, geomorfologico e archeologico.’
C) APPROCCIO INTEGRATO
L’analisi di contesto proposta dalla Commissione, di indubbio valore scientifico, mostra l’esigenza di proteggere il suolo con un approccio integrato. Indispensabile anzitutto nelle attività di monitoraggio e analisi dei rischi sulle cui basi definire obiettivi e misure specifiche. La strategia considera perciò le regole e iniziative UE che sotto vari aspetti riguardano anche i suoli (v. immagine).
Sfide e soluzioni
Le sfide da affrontare e le soluzioni da considerare, esposte nei vari capitoli del documento, attengono tra l’altro a:
– valori di assorbimento netto nella gestione dei suoli (settore LUCLUF). Tendenza negativa (-20% tra il 2013-2018) da invertire mediante limiti al drenaggio di zone umide e suoli organici, nonché incentivi all’agricoltura sostenibile che comprendono la carbon farming initiative, (8)
– recupero e riutilizzo (tracciabilità ed economia circolare) delle terre di scavo,
– gerarchia della pianificazione territoriale, rendicontazione e mitigazione del consumo netto di suolo,
– riciclo di materiali organici (es. compost, digestato, fanghi da depurazione, stallatico trasformato e altri residui dell’agricoltura),
– monitoraggio della biodiversità dei suoli, in sinergia con le reti FSDN (Farm Sustainability Data Network) e LUCAS (Land Use and Coverage Area frame Survey),
– controllo della desertificazione, anche attraverso apposite iniziative come la The Great Green Wall e Regreening Africa,
– riforma della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi (dir. 2009/128/CE). Ancora in attesa di un Piano Nazionale aggiornato, in Italia, tra l’altro.
Agroecologia e protezione dei suoli
Il concetto di ‘agricoltura sostenibile’, come si è visto, è piuttosto equivoco. Laddove invece l’agroecologia – che coincide di fatto con la produzione biologica, se pure a prescindere dalle relative certificazioni – trova consenso internazionale nei 10 principi definiti da FAO (2019) nelle Linee Guida per una gestione sostenibile dei terreni, (9) richiamate infatti nella EU Soil Protection Strategy.
L’insieme dei principi agro-ecologici sono infatti alla base delle strategie UE sulla biodiversità e Farm to Fork. (10) Con ‘obiettivi di riportare almeno il 10% delle aree agricole a caratteristiche paesaggistiche di alta diversità, ridurre la perdita di nutrienti, il rischio e l’uso di pesticidi chimici, aumentare la percentuale di terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica e aumentare il livello di materia organica nei suoli.’
Agricoltura biologica e protezione dei suoli
‘È dimostrato che i livelli di carbonio nei suoli possono migliorare se i sistemi di produzione agricola utilizzano pratiche biologiche. (11) Allo stesso modo, l’agrosilvicoltura porta molti benefici alla salute dei suoli e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Altre pratiche sostenibili comprendono le colture di copertura, la rotazione delle colture, l’incorporazione dei residui colturali, la coltura su curve di livello nei pendii, il non utilizzo di macchinari pesanti, l’uso di compost, la prevenzione della conversione a terreno arabile, la conversione a pascolo, la copertura continua dei suoli, l’uso ridotto di aratura e componenti chimici.’
Agricoltura rigenerativa e test gratuiti di salute dei suoli
L’agricoltura rigenerativa e le pratiche per la ‘gestione sostenibile dei suoli’ – in linea con i principi agro-ecologici e l’ampia varietà degli ecosistemi e dei tipi di suolo disponibili in UE – verranno descritti in un documento che la Commissione preparerà, previa consultazione con gli Stati membri e gli stakeholder. Identificando altresì le pratiche di gestione del suolo insostenibili.
L’iniziativa ‘Testa il suolo gratis’ verrà promossa da Bruxelles in tutti gli Stati membri, prendendo spunto dal sistema francese BDAT (Base de Données d’Analyses des Terres). ‘Conoscere meglio le caratteristiche del suolo (pH, densità di massa, materia organica del suolo, equilibrio dei nutrienti, etc.) aiuterà chi lo usa ad adottare le migliori pratiche di gestione.’
Valore economico dei suoli
Il sistema di campionamento e analisi dei suoli sviluppato nel corso degli anni grazie all’indagine LUCAS verrà utilizzato dalla Commissione per assistere gli Stati membri nella creazione di un sistema – finanziato con fondi nazionali, si presume in ambito dei fondi di sviluppo rurale – che testi gratuitamente i suoli degli utilizzatori che ne facciano richiesta, comunicando loro i risultati del test. ‘Ciò integrerà gli obblighi attuali di campionamento dei suoli da parte degli Stati membri.’
L’esecutivo di Bruxelles prevede tra l’altro di ‘valutare la fattibilità dell’introduzione di un certificato di salute del suolo per le compravendite di terreni, affinché gli acquirenti siano informati circa le principali caratteristiche e la salute del suolo nel sito che intendono acquistare’. Una prospettiva ulteriore di valorizzazione dell’agroecologia, che è facile prevedere verrà avversata dalle confederazioni agricole – in liaison con i colossi dell’agrochimica – già impegnate nel boicottare la transizione ecologica.
#SDG15, Life on Earth. #SDG12, Sustainable Consumption and Production.
Dario Dongo
Note
(1) EU Soil Strategy for 2030 Reaping the benefits of healthy soils for people, food, nature and climate. COM/2021/699 final, https://bit.ly/3IyG7KM
(2) European Commission. Proposal for a Regulation amending Regulations (EU) 2018/841 as regards the scope, simplifying the compliance rules, setting out the targets of the Member States for 2030 and committing to the collective achievement of climate neutrality by 2035 in the land use, forestry and agriculture sector, and (EU) 2018/1999 as regards improvement in monitoring, reporting, tracking of progress and review. COM/2021/554 final. https://bit.ly/3dAHCtC
(3) Forging a climate-resilient Europe – the new EU Strategy on Adaptation to Climate Change. COM/2021/82 final. https://bit.ly/3Iricx7
(4) European Parliament. Resolution on soil protection. 2021/2548(RSP), https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/popups/printsummary.pdf?id=1660535&l=en&t=D
(5) Dario Dongo e Alessandra Mei. Protezione del suolo, il Parlamento europeo chiede regole vincolanti. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.4.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/protezione-del-suolo-il-parlamento-europeo-chiede-regole-vincolanti
(6) Si vedano al riguardo la Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, COM(2011)571, e il Settimo programma d’azione dell’UE per l’ambiente (decisione n. 1386/2013/UE)
(7) Un percorso verso un pianeta più sano per tutti – Piano d’azione UE Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo, COM(2021)400
(8) Commissione europea (2021). Setting up and implementing result-based carbon farming mechanisms in the EU. https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/10acfd66-a740-11eb-9585-01aa75ed71a1/language-en
(9) Dario Dongo, Camilla Fincardi. Agroecologia, SDGs, salvezza. Il decalogo della FAO. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.4.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/agroecologia-sdgs-salvezza-il-decalogo-della-fao
(10) Dario Dongo. Farm to Fork, risoluzione a Strasburgo. Focus su pesticidi e fertilizzanti. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.10.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/farm-to-fork-risoluzione-a-strasburgo-focus-su-pesticidi-e-fertilizzanti
(11) Gattinger Andreas, Müller Adrian, Haeni Matthias, Skinner Colin, Fliessbach Andreas, Buchmann Nina, Mäder Paul, Stolze Matthias, Smith Pete, Scialabba Nadia, Niggli Urs. (2012). Enhanced top soil carbon stocks under organic farming. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America. 109. doi: 10.1073/pnas.1209429109
Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.