Una serie di tossinfezioni acute, provocate dalla contaminazione da Listeria di würstel a base di pollo ha condotto a misure blande nei confronti del gruppo Veronesi – AIA, dopo le false accuse nei confronti di alcuni produttori di formaggio Asiago (invece conforme ai requisiti di sicurezza alimentare). Un approfondimento.
1) Listeria monocytogenes, il patogeno
La Listeria monocytogenes, come si è visto, è un batterio patogeno a esclusiva trasmissione alimentare. (1) Piuttosto raro, rispetto ad altri, come Campylobacter e Salmonella, eppure pericoloso per le fasce vulnerabili di popolazione (YOPI. Young, Old, Pregnant, Immunosuppressed). (2)
Il patogeno può svilupparsi nei prodotti con elevata attività dell’acqua e/o pH prossimo alla neutralità (es. formaggi a pasta molle, formaggi erborinati, prodotti ittici affumicati). È in grado di moltiplicarsi anche a basse temperature e si inattiva con cottura appropriata (>70°C). (3)
2) Listeriosi in Italia, la prima notizia
La prima notizia di listeriosi, notificata dall’Italia nel sistema RASFF il 2.8.22, riferiva l’identificazione di ‘12 casi, 8 in Lombardia e 4 in Emilia-Romagna, attraverso la sorveglianza ordinaria (…)
tutti confermati dalla genomica. Altri 17 genomi appartenenti al cluster sono stati identificati nella banca dati IRIDA dell’ISS, che contiene genomi di Listeria provenienti da tutto il Paese. Il cluster comprende 29 casi complessivi, provenienti da 9 regioni.
Per quanto riguarda i 12 casi della Lombardia e dell’Emilia-Romagna,
sono stati accertati due decessi. Una parte considerevole dei casi si è concentrata negli ultimi mesi e, ad oggi, non è stato identificato alcun alimento associato al cluster. (…) riteniamo che la sua rilevanza sanitaria sia significativa in quanto è molto probabile che sia attiva una fonte di elevata contaminazione della catena alimentare’.
3) Allerta RASFF, notizie pubbliche
L’allerta RASFF in esame, n. 2022.4497, ha finora coinvolto 34 Paesi (21 Stati membri UE e 13 Paesi extra-UE), con 187 follow-up al 29.9.22. La scheda d’informazione pubblicata sul portale RASFF riferisce tuttora a:
- avvelenamento alimentare (food poisoning),
- prodotto ‘formaggio’,
- categoria ‘milk and milk products’,
- misura intrapresa dall’Italia, richiamo pubblico dei prodotti,
- 73 follow-up (114 in meno rispetto a quelli effettivi al 29.9.22), tutti rigorosamente privi di informazione di sintesi (summary).
Il formaggio italiano viene così esposto, in mondovisione, quale causa di 3 decessi e 66 tossinfezioni.
4) RASFF, il richiamo del formaggio Asiago
Il registro RASFF – nell’area area riservata alle autorità sanitarie dei Paesi UE ed extra-UE – riferisce in primis alle analisi condotte dall’IZSLER di Lombardia ed Emilia Romagna (Cremona) su campioni di formaggio prelevati il 6.7.22 (un mese prima della notifica al RASFF).
Le autorità sanitarie – sulla base di quanto sopra, senza però eseguire un’appropriata analisi del rischio – hanno disposto il richiamo pubblico in Italia dei prodotti di due caseifici presso 54 esercizi di distribuzione (ingrosso e dettaglio), un magazzino di stagionatura e un impianto di confezionamento.
5) Würstel, la vera causa della listeriosi
Tra i follow-up privi di data – poiché il portale RASFF non ne prevede l’inserimento, neppure in area riservata alle autorità – si annota poi la svolta nelle indagini. L’ispezione del frigorifero di una vittima di listeriosi ha consentito di identificare la vera causa della crisi di sicurezza alimentare. Non il formaggio ma i würstel prodotti dalla Cooperativa Agricola Tre Valli S.c.r.l., perciò annotati nel RASFF il 12.9.22.
Le successive analisi presso i caseifici hanno poi confermato l’infondatezza delle accuse nei loro confronti. Il formaggio Asiago era ed è sicuro, mentre il ceppo di Listeria che ha provocato la sequela di tossinfezioni è lo stesso identificato nei würstel a marchi Tobias, Wudy – AIA, Wurs Pavo, Salchicha – con il marchio di identificazione dello stabilimento IT 04M CE e le date di scadenza tra il 20.9.22 e il 5.12.22.
6) Würstel pericolosi, ritiro ‘volontario’ e omertoso
Il ministero della Salute (DGISAN, Ufficio 8) – dato atto che i würstel di cui sopra sono probabile causa di una crisi alimentare con alcuni morti e decine di tossinfezioni – ha accolto il ‘ritiro precauzionale su base volontaria’ di würstel a base di carni avicole separate meccanicamente, prodotti da Agricola Tre Valli S.c.r.l., presso 50 esercizi di distribuzione e 2 centri di deposito.
L’avviso al consumatore non identifica però i prodotti, come invece doveroso, con i loro marchi commerciali:
- il ministero della Salute ha soltanto segnalato il richiamo di un solo lotto di würstel a marchio Tobias, in vendita da Eurospin, il 9.9.22. (4) Per poi citare un secondo lotto oggetto di ‘ritiro volontario’ dell’Agricola Tre Valli S.c.r.l., senza precisarne il marchio, in un articolo pubblicato il 23.9.22, (5)
- l’Agricola Tre Valli a sua volta, in una ‘nota stampa’, riferisce al ‘ritiro volontario e precauzionale di alcuni lotti di würstel prodotti nella stagione estiva’. Senza identificare né i marchi dei würstel a rischio, né i numeri dei lotti coinvolti. (6)
7) Ulteriori indagini, omertà del ministero della Salute
Lo stesso ministero della Salute – così zelante nel pubblicare il richiamo di una serie di prodotti alimentari sicuri, a luglio 2022, sulla base di una falsa allerta su allergeni neppure analizzati (7) – si limita a riferire ad alcuni ‘casi clinici’ di listeriosi (non anche ai decessi) associati al consumo di würstel dell’Agricola Tre Valli. (5) Senza citare alcuno dei marchi con cui questi prodotti sono stati commercializzati (v. supra, par. 5).
L’agenzia croata per la sicurezza alimentare – nel disporre invece il richiamo pubblico obbligatorio di 32 tipi di würstel a marchi ‘Wudy’ e ‘Tobias’ – ha introdotto sul proprio sito web (non anche nel RASFF) il nome del gruppo A.I.A., Agricola Italiana Alimentare S.p.a., S. Martino Buon Albergo (VR), Italia. Altri Stati membri hanno esposto, come logico, anche le foto dei prodotti.
8) False accuse al formaggio Asiago
L’Ufficio 8 della DGISAN al ministero della Salute, punto di contatto con la Commissione europea e gli Stati membri nel sistema di allerta rapido su alimenti e mangimi, non si è però premurato di cancellare le notizie false e diffamatorie nei confronti del celebre formaggio Asiago DOP.
La Commissione europea (DG Sante), a sua volta, continua a gestire il sistema RASFF (Rapid Alert System on Food and Feed) come un semplice passacarte. Omettendo di filtrare e/o rimuovere le notizie manifestamente infondate, come in questo caso la falsa identificazione dell’Asiago quale causa delle tossinfezioni.
9) Conclusioni provvisorie
La gestione sconsiderata del sistema di allerta rapido su alimenti e mangimi non appare idonea a garantire la sicurezza dei consumatori né la tutela degli operatori del settore alimentare. Come si è già annotato, tra l’altro, in un precedente caso di listeriosi diffusa occorsa in Spagna nel 2019. (8,9)
È indispensabile garantire:
– ai consumatori e agli stakeholders un’informazione accurata e aggiornata sui prodotti oggetto di allerta. I quali, a seguito di effettiva analisi del rischio, devono venire identificati con precisione sui portali pubblici del RASFF e delle autorità sanitarie nazionali,
– agli operatori del settore alimentare e i distributori, l’immediata rimozione dei loro nomi e prodotti dai predetti portali. E il risarcimento dei danni diretti e indiretti causati dalla mala gestione delle allerta, da parte delle autorità nazionali e della Commissione europea.
Post Scriptum
‘La legge è uguale per tutti ma non tutti sono uguali’. I vari episodi di mala amministrazione riportati in questo articolo e nei diversi altri – su analisi del rischio, frodi alimentari e gestione delle crisi di sicurezza alimentare, in Italia e in UE – mostrano un altro aspetto degno di attenzione.
Quando le crisi coinvolgono grandi industrie – come si è visto da ultimo anche nel caso della contaminazione di frumento, pasta e prodotti da forno con l’allergene senape (10) – le autorità nazionali tendono ad adottare misure tardive e blande, mentre la Commissione europea continua a dormirci sopra.
Le ispezioni condotte nell’ultimo mese presso decine di grossisti e dettaglianti in ogni Regione d’Italia hanno rivelato come alcuni di essi non abbiano ricevuto notizia del ritiro da parte di AIA SpA. Sussistevano e permangono le condizioni per ordinare un richiamo pubblico dei prodotti, (11) ma il ministero della Salute non vi ha provveduto. E la DG Sante, che fa?
Dario Dongo
Note
(1) Silvia Bonardi, Dario Dongo. Listeria e listeriosi, un approfondimento. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.9.18
(2) Ilaria Salvatori. Listeriosi. Microbiologia Italia. 21.2.21
(3) Silvia Bonardi, Dario Dongo. Listeria e vegetali surgelati, ecco perché. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.7.18
(4) Ministero della Salute. Richiamo 9.9.22. https://bit.ly/3SjKuOt Würstel di pollo tacchino e formaggio, lotto 1810919
(5) Ministero della Salute. Listeriosi alimentare, casi clinici segnalati in diverse regioni. https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=6004 23.9.22
(6) Agricola Tre Valli. Nota stampa. Ritiro volontario e precauzionale di alcuni lotti di würstel prodotti nella stagione estiva. https://www.agricolatrevalli.it/pdf/Nota_Stampa_Ritiro_volontario_e_precauzionale.pdf 23.9.22
(7) Dario Dongo. False allerta, scaricabarile, abusi di potere e disastri sociali. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.7.22
(8) Alerta por presencia de Listeria monocytogenes en salchichas procedentes de Italia (Ref. ES2022/270). https://www.aesan.gob.es/AECOSAN/web/seguridad_alimentaria/ampliacion/2022_270.htm AESAN (Agencia Española de Seguridad Alimentaria y Nutrición). 24.9.22
(9) Dario Dongo, Marta Strinati. Listeria, l’epidemia spagnola e le colpe di Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.8.19
(10) Dario Dongo. Mondeleaks, ecco come l’industria e le istituzioni hanno gestito l’allergene senape nel frumento. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.9.22
(11) Il General Food Law impone infatti il richiamo, quando ogni altra misura risulti inidonea a garantire un livello elevato di salute pubblica (reg. CE 178/02, articolo 19)
Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.