Nutri-Score, svelate le lobby contro la salute pubblica

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La recente rivelazione dell’Unità Investigativa di Radio France sulla lobby di Big Food, sostenuta dal governo italiano, per impedire alla Commissione Europea di adottare il Nutri-Score come sistema armonizzato di etichettatura nutrizionale fronte-pacco (FOPNL), è un duro promemoria di come gli interessi corporativi possano oscurare la salute pubblica.

Questa operazione opaca, celebrata dal Ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida come una ‘vittoria per l’Italia’, è in realtà una sconfitta per tutti i cittadini europei, con gravi implicazioni per la salute pubblica.

La crisi della salute pubblica

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa ha ripetutamente evidenziato le gravi conseguenze di diete squilibrate, caratterizzate da un consumo eccessivo di alimenti ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale (HFSS). Queste diete stanno spingendo la popolazione europea in una spirale di obesità, sovrappeso e malattie non trasmissibili (NCDs), a partire dall’infanzia (OMS Europa, 2022).

L’Italia, in particolare, affronta una grave crisi di salute pubblica, con uno dei tassi più alti di obesità infantile in Europa e un raddoppio della prevalenza del diabete negli ultimi tre decenni.

L’adozione del Nutri-Score in Europa

Il Nutri-Score, un’etichetta nutrizionale fronte-pacco sviluppata in Francia nel 2017, è stata ufficialmente adottata e raccomandata in Francia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera. La Romania è in procinto di introdurre il sistema di etichettatura Nutri-Score, dopo una bozza di decisione per regolarne l’uso pubblicata nel settembre 2024 dal governo di Bucarest. Anche il Portogallo ne sta incoraggiando l’uso, mentre Austria e Slovenia hanno mostrato interesse.

La sua efficacia nel guidare i consumatori verso scelte alimentari più sane e nel mitigare la prevalenza delle MNT è supportata da oltre 150 studi scientifici peer-reviewed. La semplicità dell’etichetta – che utilizza una scala a cinque colori dal verde (A) al rosso (E) – consente ai consumatori di valutare rapidamente la qualità nutrizionale dei prodotti, come recentemente riconosciuto anche dall’Università di Parma.

Nonostante i suoi comprovati benefici, il Nutri-Score ha affrontato una forte opposizione da parte di potenti lobby di alcuni colossi alimentari, in particolare in Italia. Queste lobby, sostenute da conglomerati globali come Ferrero e il suo alleato Coldiretti, hanno cercato di screditare il Nutri-Score, anche presso la Commissione del Codex Alimentarius per l’Etichettatura degli Alimenti (CCFL), temendo che potesse esporre i profili nutrizionali scadenti di prodotti come Nutella e Kinder e disturbare le loro aggressive strategie di marketing, spesso rivolte a bambini e adolescenti.

Le tattiche di lobbying

L’inchiesta di Radio France ha portato alla luce una campagna coordinata da funzionari italiani e rappresentanti dell’industria per esercitare pressioni sulla Commissione Europea affinché abbandonasse il Nutri-Score. Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni – dichiarata nemica dell’etichetta, come il suo predecessore Mario Draghi – ha ripetutamente respinto il Nutri-Score come una minaccia per le tradizioni culinarie italiane e i prodotti “Made in Italy”. Questa narrativa, tuttavia, è fuorviante.

Come ha sottolineato il creatore del Nutri-Score, il Professor Serge Hercberg, “se formaggi e salumi (e non solo italiani) sono classificati per lo più come D e talvolta come E, è perché contengono elevate quantità di grassi saturi e sale e sono anche calorici. Questi prodotti, eccellenti dal punto di vista gastronomico e parte di un notevole patrimonio culinario, hanno un posto perfetto in una dieta equilibrata. Tuttavia, come indica il Nutri-Score D o E, il loro consumo dovrebbe essere ragionevole e un consumo troppo frequente dovrebbe essere evitato“.

Gli sforzi di lobby sono stati estesi, con 17 incontri tra funzionari della Commissione Europea e rappresentanti dell’industria contrari al Nutri-Score, rispetto a soli due incontri con gruppi della società civile. Le argomentazioni presentate dai lobbisti italiani, come l’affermazione che il Nutri-Score manca di supporto scientifico, sono dimostrabilmente false. In effetti, nessun’altra etichetta nutrizionale ha così tante prove scientifiche a sostegno della sua efficacia, come ha anche notato il Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea (JRC, 2022).

La prospettiva globale

Organizzazioni internazionali hanno approvato il Nutri-Score come un intervento efficace per la salute pubblica:

  • l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un’agenzia specializzata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha evidenziato il legame tra abitudini alimentari scorrette e rischio di cancro. In un rapporto del 2021, l’IARC ha sottolineato che i sistemi di etichettatura fronte-pacco come il Nutri-Score possono aiutare i consumatori a ridurre l’assunzione di alimenti ultra-processati, associati a un aumento del rischio di cancro (IARC, 2022);
  • l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha anche riconosciuto il potenziale del Nutri-Score per migliorare le abitudini alimentari e ridurre i costi sanitari. Nel suo rapporto 2023 sulla prevenzione dell’obesità, l’OCSE ha notato che i sistemi di etichettatura nutrizionale fronte-pacco (FOPNL) come il Nutri-Score sono strumenti efficaci per promuovere diete più sane e ridurre il carico delle malattie legate all’obesità, che costano ai Paesi OCSE un valore stimato in 311 miliardi di dollari all’anno (OCSE, 2023);
  • l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha costantemente sostenuto l’implementazione dell’etichettatura nutrizionale fronte-pacco come parte della sua strategia globale per ridurre le MNT. Nel suo documento politico del 2022 sull’etichettatura nutrizionale, l’OMS ha raccomandato ai suoi Stati membri di implementare politiche complete di etichettatura nutrizionale, inclusi elenchi di ingredienti, dichiarazioni nutrizionali ed etichettatura fronte-pacco (FOPNL) (OMS, 2021).

Mentre l’Europa esita, il resto del mondo riconosce sempre più il valore del Nutri-Score come strumento scientificamente validato per combattere le malattie legate all’alimentazione. Paesi fuori dall’Europa come Cina, Indonesia e Emirati Arabi Uniti (dove il 61% degli adulti è in sovrappeso o obeso) stanno iniziando a considerarne l’utilità.

L’Accademia di Scienze Alimentari di Pechino ha sostenuto la pubblicazione di uno studio (Hau e Lange, 2023) che evidenzia la capacità del Nutri-Score di semplificare informazioni nutrizionali complesse, rendendo le scelte alimentari più sane più accessibili ai consumatori. Sottolineano il suo potenziale per educare il pubblico, influenzare il comportamento d’acquisto e incoraggiare i produttori alimentari a migliorare le formulazioni dei prodotti. Sebbene non sia una soluzione trasformativa, il Nutri-Score è riconosciuto come uno strumento prezioso e a basso costo che può contribuire a una migliore nutrizione a livello di popolazione.

La strada da seguire

La decisione della precedente Commissione Europea di ritardare l’adozione del Nutri-Score è stata un’opportunità mancata per affrontare la crescente crisi della salute pubblica. La base scientifica e la facilità d’uso dell’etichetta la rendono uno strumento ideale per promuovere scelte alimentari più sane e mitigare la prevalenza delle MNT, a partire dalle malattie cardiovascolari (MCV), come recentemente dimostrato (Deschasaux-Tanguy, Mélanie et al., 2024).

Tuttavia, la sua implementazione deve venire armonizzata in tutta l’UE per garantire coerenza ed equità nel mercato unico.

La lotta per il Nutri-Score non riguarda solo l’etichettatura degli alimenti; riguarda la priorità della salute pubblica rispetto ai profitti delle corporazioni e all’opportunità politica. Come hanno dimostrato l’OMS e numerosi studi, la posta in gioco è troppo alta per permettere che interessi acquisiti dettino la politica. I cittadini europei meritano trasparenza, la cui assenza è stata anche censurata dal Mediatore Europeo (2024), e il diritto di fare scelte informate sulla loro dieta.

Conclusione

Il dibattito sul Nutri-Score è un microcosmo della più ampia lotta tra salute pubblica e influenza corporativa. Il precedente fallimento della Commissione Europea nell’adottare il Nutri-Score come sistema armonizzato di FOPNL è stata una vittoria per Big Food, ma una significativa perdita per i cittadini europei.

Le prove disponibili suggeriscono che l’FOPL è uno strumento politico importante per promuovere diete sane. L’FOPL è probabile che migliori la comprensione da parte dei consumatori della salubrità degli alimenti e migliori la salubrità delle scelte e degli acquisti alimentari. L’FOPL può anche portare a un maggiore utilizzo da parte dei consumatori delle informazioni nutrizionali sugli alimenti. L’effetto di alcuni sistemi interpretativi di FOPL su questi risultati è maggiore rispetto ai sistemi non interpretativi di FOPL’ (Kelly et al., 2024).

È tempo che la nuova Commissione aggiunga la priorità ‘nutrizione e salute’ alla sua ‘Visione dell’UE per l’Agricoltura e l’Alimentazione’, tenendo presente il recente rapporto del Parlamento Europeo sull’argomento (PE, 2024). La salute delle nostre future generazioni dipende in buona parte da ciò.

#Égalité

Dario Dongo

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Riferimenti

  • Géraldine Hallot. Le Nutri-score ne sera finalement pas obligatoire ni généralisé dans les 27 pays de l’Union européenne. Cellule investigation de Radio France. 28 février 2025 https://tinyurl.com/mruffvud
  • Andreani, G., Sogari, G., Wongprawmas, R., Menozzi, D., & Mora, C. (2025). Nutri-Score and Eco-Score Labeling: A Systematic Review of Their Impact on Consumer Understanding, Attitudes, and Behaviors. Food Reviews International 1-25.  https://doi.org/10.1080/87559129.2025.2460052
  • European Commission: Joint Research Centre, Nohlen, H., Bakogianni, I., Grammatikaki, E., Ciriolo, E. et al., Front-of-pack nutrition labelling schemes – An update of the evidence – Addendum to the JRC Science for Policy report “Front-of-pack nutrition labelling schemes: a comprehensive review”, published in 2020, Publications Office of the European Union, 2022 https://data.europa.eu/doi/10.2760/932354
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  • World Health Organization (WHO). (2022). Nutrition labelling, policy brief. WHO, Geneva. https://tinyurl.com/25emusjy
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  • Hercberg S, Touvier M, Salas-Salvado J; Group of European scientists supporting the implementation of Nutri-Score in Europe. The Nutri-Score nutrition label. Int J Vitam Nutr Res. 2022 Jul;92(3-4):147-157. doi: 10.1024/0300-9831/a000722
  • Ducrot, P et al. (2020). Impact of Front-of-Pack Nutrition Labels on Consumer Purchasing Intentions: A Systematic Review.” Nutrients, 12(2), 394. https://doi.org/10.1016/j.amepre.2015.10.020
  • WHO Europe. European Regional Obesity Report 2022. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2022. https://tinyurl.com/3k96873m
  • Deschasaux-Tanguy, Mélanie et al. (2024). Nutritional quality of diet characterized by the Nutri-Score profiling system and cardiovascular disease risk: a prospective study in 7 European countries. The Lancet Regional Health – Europe, Volume 46, 101006. Doi: 10.1016/j.lanepe.2024.101006
  • European Ombudsman. Commission’s refusal to give public access to documents concerning an impact assessment and the related opinion by the Regulatory Scrutiny Board on the revision of the Food Information to Consumers Regulation (cases 2347/2023/MIK and 177/2024/MIG) https://tinyurl.com/ts34t7dv
  • Foodwatch. (2024). Non-disclosure of Nutri-Score papers. 24 October 2024 https://tinyurl.com/muam3tss
  • Calvert, E. (2024). Food Label Ambush: How intense industry lobbying halted EU plans. European Consumer Organisation (BEUC). 9 October 2023 https://tinyurl.com/ytma8bad
  • Olivia Aouati et al. (2024). Current challenges and opportunities for addressing obesity. Policy Department for Economic, Scientific and Quality of Life Policies. Directorate-General for Internal Policies. European Parliament. PE 754.218 https://tinyurl.com/mc5nn2ht
  • Kelly B. et al. (2024). The Potential Effectiveness of Front-of-Pack Nutrition Labeling for Improving Population Diets. Annual Reviews of Nutrition, 44. https://tinyurl.com/4bste9ju This reference was added by WHO in the draft guideline on nutrition labeling policies, released in September 2024 (see note 17)
  • WHO (2024). Online public consultation: draft guideline on nutrition labelling policies. https://tinyurl.com/s2ar6yps
Dario Dongo
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Dario Dongo, lawyer and journalist, PhD in international food law, founder of WIISE (FARE - GIFT - Food Times) and Égalité.